Prestiti velocissimi per anziani: le soluzioni più convenienti del 2024

Prestiti velocissimi tra privati: è possibile? Informazioni e guida

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Prestiti velocissimi per anziani, quali sono le soluzioni più convenienti sul mercato? Ma soprattutto, quante possibilità ci sono di ottenere prestiti per pensionati, soprattutto se di una certa età?

Attualmente nel nostro paese esistono tante categorie a rischio e quella degli anziani, a causa di pensioni troppo basse, è sicuramente una delle più deboli insieme ai disoccupati. queste pensioni spesso non sono sufficienti a coprire le spese quotidiane, figuriamoci a dare garanzie ad una banca di credito.

Le persone di una certa età quindi potrebbero aver bisogno di ottenere immediata liquidità.  Il  mercato del credito in merito per fortuna, offre loro diverse soluzioni attuabili. Vediamo le più interessanti e convenienti.

Esistono molte soluzioni per le persone anziane come andremo a vedere. L’unico punto in comune che avranno sono come al solito, le garanzie che un istituto di credito andrà a ricercare per tutelare il proprio investimento.

Prestiti velocissimi per anziani INPS

Una delle opzioni più usate sono i prestiti INPS (o ex Inpdap) è appannaggio sia dei pensionati che alle loro famiglie iscritti a una delle gestioni dell’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale). Il primo vantaggio in questo caso è che sono concessi a condizioni agevolate soprattutto per quel che concerne i tassi d’interesse, spesso vantaggiosissimi.

Un altro vantaggio dei prestiti INPS è che è veramente molto difficile che la richiesta di finanziamento non venga approvata dall’istituto di credito.

La restituzione del debito avviene mediante trattenuta direttamente sulla pensione. Questo fa si che sia effettivamente una soluzione assolutamente sicura per il richiedente che non rischierà di non pagare, diventando conseguentemente cattivo pagatore.

Tipologie prestiti per pensionati

Non esiste un solo tipo di prestito per pensionati come andremo a vedere a breve. Qui sono riportati solo tre esempi ma ne esistono ben di più.

Vediamo infatti che, tra le varie tipologie di piccoli prestiti Inps ci sono:

  • piccoli prestiti Gestione Fondo Credito Poste Italiane;
  • assistenza Magistrale;
  • piccoli prestiti Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

I primi ovviamente sono appannaggio dei dipendenti, e delle loro famiglie, del gruppo Poste Italiane. I secondi invece per gli insegnanti con almeno 2 anni di contratto a tempo indeterminato, solo pubblici.

Ulteriori Info, che qui in una breve guida non posso darsi per motivi di spazio, sono disponibili sul sito dell’Inps.

Prestiti velocissimi per pensionati con cessione del quinto

Altra ottima possibilità di reperire la tanto agognata  liquidità è la possibilità di accedere alla cessione del quinto per dipendenti pubblici ed anche per pensionati INPS.

Per quel che concerne questo articolo, la Cessione del quinto della pensione, il cui meccanismo è noto e permette di ottenere un finanziamento che va restituito con rate mensili, con trattenuta diretta sul cedolino. La suddetta  rata non può ovviamente superare il 20%  dell’importo netto della pensione.

L’età massima per poter accedere a quest’opportunità può variare da un minimo di 75 anni ad un massimo di 80 anni, a seconda dell’ente.

Prestiti veloci per persone anziane soluzione ad hoc

Alcuni istituti bancari e finanziarie offrono prestiti pensati su misura per pensionati e persone avanti con l’età. Per fare qualche nome: Findomestic, Compass, Pitagora e molte altre propongono soluzioni molto vantaggiose spesso con prestiti con tassi d’interesse vantaggiosi e con rate molto semplici da restituire.

Le offerte in tal senso sono moltissime e per riuscire a trovare qual è il prestito più adatto alle proprie esigenze bisognerà richiedere molti preventivi.

Anche farsi aiutare da qualcuno, come ad esempio un broker, non sarà affatto una cattiva idea. Questi professionisti conoscono molto bene il mondo di prestiti e finanza e, grazie al loro aiuto, si scongiureranno errori madornali.

Qual è l’età massima per avere un prestito?

Nella maggior parte dei casi banche ed istituti di credito  considerano il loro limite d’età di accesso al prestito a 75 anni. In aggiunta,  e nella stragrande maggioranza dei casi, anche per chi supera tale soglia è comunque prevista una restituzione entro e non oltre il compimento dei 90 anni.

Quindi, ecco due esempi:

  • Se a richiedere crediti alle banche sono soggetti di 73 anni che sono ancora appartenenti alla soglia accettabile, almeno per la maggior parte degli istituti, il semaforo verde è quasi certo;
  • Per contro se il richiedente ha 79 anni, dunque poco sopra la soglia standard di accettazione per la richiesta del credito, è molto facile che possa trovare un rifiuto da parte della società erogante.

È bene sottolineare che, per offrire tassi di interesse così vantaggiosi come quelli che ad appannaggio dei pensionati, le banche autorizzano la cessione del quinto chiedendo al contempo al richiedente la stipula obbligatoria di una polizza vita.

Questa  funzionerà da garanzia e allo contempo, oltre che coprire il rimborso del finanziamento in caso di decesso del beneficiario, consenta l’estinzione del debito rimanente senza che esso ricada sugli eredi del richiedente defunto.

Cosa cambia per i prestiti a pensionati ultraottantenni

Vediamo infine cosa cambia nel momento in cui una banca si dimostri favorevole a concedere prestiti a pensionati ultraottantenni o addirittura fino a 90 anni di età.

Alcune delle condizioni tipiche di questa tipologia di prestiti sono infatti destinate a cambiare per ovvi motivi.  Ad esempio è il caso dei tassi di interesse, spesso vantaggiosi quando si parla di prestiti pensionati Inps ex Inpdap. Presentano spesso agevolazioni apposite legate proprio al fattore di età. stesso dicasi per le spese accessorie e gli oneri finanziari previsti per l’apertura della procedura. Questi  saranno in ogni caso di un importo più alto se confrontati a quelli richiesti da persone più giovani.

A mano a mano che si sale con l’età infatti, per premunirsi dalla mancata estinzione del prestito (a causa ovviamente, brutto a dirsi, della scomparsa del richiedente), gli istituti di credito obbligano il cliente a stipulare una polizza assicurativa.

Questa avrà  un costo crescente direttamente proporzionale all’età del richiedente. Quindi i prestiti a pensionati di 80 anni oppure di 85 avranno un costo nettamente più alto rispetto ai prestiti pensionati entro i 75 anni. Per contro a risentirne sarà il TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale che ricordiamo, racchiude tutte le spese a carico del cliente oltre al semplice tasso di interesse fissato per il rimborso.

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