Prestiti velocissimi per i residenti all’estero: informazioni e migliori offerte

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Prestiti velocissimi per i residenti all'estero: informazioni e migliori offerte

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Se di fronte alla giustizia si dovrebbe essere tutti uguali, di fronte al credito veloce online, non sono tutti uguali. Uno dei fattori discriminanti principali è la residenza fiscale nel proprio paese o meno.

Poche sono le banche in grado di prestare denaro agli espatriati: per loro il credito risulta essere un po’ più costoso e un po’ più difficile da ottenere.

Ecco i passi da seguire per ottenere un finanziamento veloce online se si risiede all’estero.

Quali le condizioni di idoneità

Per i residenti all’estero i criteri di base per l’accesso a un prestito non variano. Quelli principali sono soprattutto la situazione finanziaria e la stabilità professionale, definite dai livelli di reddito e debito, dal contributo e dalla garanzia.

Così, un impiegato in una grande azienda con una buona paga e un contratto di lavoro regolare fuori dai confini nazionali avrà tutte le caratteristiche giuste per accedere facilmente ad un prestito in tempi discretamente brevi. Al contrario, un giovane espatriato che lavora in un call center di una multinazionale con un contratto precario e che impartisce lezioni di Italiano come freelance fuori dagli orari lavorativi, avrà certamente grosse difficoltà.

È anche importante sapere che il paese in cui si risiede conta molto nella decisione della banca. Per esempio i paesi dell’area euro, ma anche Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada, non sono un problema. Viceversa, i paesi meno conosciuti e più instabili da un punto di vista economico e politico, vengono considerati poco compatibili alle esigenze dei vari istituti di credito. Se si risiede in questi paesi difficilmente si potrà richiedere un prestito da una società finanziaria Italiana o Europea.  

Dove trovare un prestito veloce per non residenti

Il concetto di “espatriato” che per noi non significa gran ché, per un istituto di credito assume un significato importantissimo. Dal suo punto di vista infatti è sinonimo di “aumento di costi e di rischi”.

Per questo e altri motivi trovare una finanziaria disposta a prestare denaro ad un residente fuori dai confini nazionali non è assolutamente semplice, anche se non impossibile.

Una soluzione è rappresentata dal prestito tra privati (social lending).

Si tratta di marketplace virtuali dove si incontrano direttamente prestatori e richiedenti denaro. La loro caratteristica peculiare è quella di bypassare tutta la fase di intermediazione, nonché molti dei problemi che normalmente sorgono di valutazione dei rischi.

Invece le banche e le società finanziarie i rischi li valutano eccome, tant’è che quelle disposte a correrli sono veramente poche. Da considerare poi che queste poche faranno pagare i rischi in maniera salatissima, andando a chiedere tassi d’interesse molto più alti e spesso garanzie robuste. Inoltre, per tutelarsi ancor di più, le cifre erogate tenderanno sempre ad essere abbastanza basse.

Cosa serve per ottenerlo

Per l’espatriato, le pratiche di richiesta di un prestito sono molto simili a quelle del residente in Italia. Semplicemente, la società finanziaria sarà ancora più attenta e più esigente per ridurre al minimo il rischio di insolvenza.

Se non si è residenti in Italia, per aumentare le probabilità di ottenere un credito Bisognerà essere in grado di documentare il più solidamente possibile:

  • la propria identità,
  • la propria domiciliazione e residenza,
  • il proprio stato civile,
  • il proprio reddito
  • il proprio contratto di lavoro,
  • la propria situazione bancaria,
  • lo stato del proprio patrimonio.

È più difficile per un istituto di credito controllare la situazione finanziaria di un potenziale cliente quando non paga le sue tasse in Italia. Così come sarà più difficile ottenere garanzie preliminari ed intervenire in caso di contenzioso. In breve, il non residente è un cliente potenzialmente più rischioso, e questo spiega, in parte, perché il prestito ai non residenti in Italia costa di più.

Le difficoltà dell’istituto di credito si riflettono inevitabilmente anche sui richiedenti. Per questi ultimi sarà più complicato fornire gli allegati richiesti.

Per esempio le buste paga e i contratti di lavoro di un paese straniero, possono differire notevolmente rispetto a quelle del nostro paese. Poiché la procedura di istruzione delle pratiche bancarie è spesso completamente automatizzata, una difformità negli standard della documentazione rappresenta una difficoltà oggettiva, quantomeno un motivo di forte rallentamento dei tempi di accesso al credito.

Accesso al credito per non residenti in Italia: garanzie

A causa del maggior rischio e alle procedure amministrative ingombranti, i tassi d’interesse per i non residenti sono di almeno qualche punto percentuale superiori a quelle del mercato tradizionale.

Invece nel caso in cui la cifra richiesta abbia qualche zero in più, la finanziaria potrebbe arrivare a pretendere, come cauzione, una parte dei beni di proprietà del richiedente ubicati in Italia. In alternativa può pretendere che una terza persona, residente in Italia, assuma la funzione di garante del prestito.

Infine, altre volte la finanziaria può richiedere, in cambio del prestito, la stipula di una polizza assicurativa che attenui (o azzeri) i rischi dovuti ad una residenza remota.

Se le garanzie vengono fornite regolarmente, la finanziaria dovrebbe concedere il prestito senza ulteriori problemi.

I tempi chiaramente non potranno mai essere minimamente paragonabili a quelli relativi a richiedenti con residenza in Italia. Quindi non fatevi illusioni se qualche sito offre denaro in meno di 48 ore: se dimorate stabilmente fuori dai confini nazionali potrete ottenere un prestito con più difficoltà e con tempi decisamente più lunghi.

Prestiti per non residenti: ecco la soluzione

Se avete la residenza in un paese straniero e avete la necessità impellente di liquidità, potete accelerare l’iter rivolgendovi ad un professionista: un intermediario finanziario (o broker).

L’attività di broker finanziario è quella di collegare un potenziale debitore con un istituto di credito, così da ottenere un prestito su misura, con un tasso di interesse favorevole. Il broker è un professionista del credito, quindi ha molta più esperienza di ogni comune cittadino! Più clienti ha, meglio può presentare il loro caso alle banche.

Come funziona una intermediazione finanziaria?

Basta incontrare il broker di fiducia e spiegare il progetto. Dopo aver indagato sul profilo del richiedente e sulla sua necessità di finanziamento, il broker valuterà l’affidabilità del cliente e quali istituti di credito possono prendere a carico eventualmente la richiesta di prestito.

Per coloro che intendono richiedere un prestito e sono residenti all’estero, i broker finanziari sono una manna dal cielo visto che si prendono carico di tutta la complicata macchina operativa che solo sommariamente abbiamo descritto nei paragrafi precedenti.

Non solo!

Qualora la cifra da richiedere in prestito fosse bassa (quasi la norma se il richiedente risiede all’estero) il lavoro di intermediazione è quasi sempre gratuito. Il broker infatti guadagna dalle commissioni che le finanziarie gli concedono per ogni nuovo credito procurato, quasi mai direttamente dal cliente.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria