Prestiti velocissimi per liberi professionisti cattivi pagatori: è possibile?

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Sono considerati lavoratori autonomi le persone che esercitano attività d’impresa o sono titolari di partita IVA nel settore dell’artigianato. Sono considerati liberi professionisti coloro che intraprendono una carriera dopo aver completato un percorso accademico di alto profilo. Al termine della formazione, devono essere iscritti in un apposito registro professionale, i cosiddetti albi od ordini. In molti casi, sono anche soggetti a diversi quadri relativi alla previdenza sociale, cioè fanno riferimento ad un ente diverso dall’INPS. Hanno anche una partita IVA. La differenza tra i due è che il primo svolge attività manuali, mentre il secondo opera a livello intellettuale.

A differenza dei lavoratori subordinati che percepiscono regolarmente lo stipendio, le categorie di cui sopra percepiscono il reddito da lavoro in diverse modalità, deducibili nella dichiarazione dei redditi: la famosa certificazione unica. Pertanto, oltre ad alcune soluzioni di finanziamento, come la distribuzione di un quinto o i prestiti erogati dall’INPS, hanno diritto a richiedere qualsiasi formula, purché possano avere sufficienti condizioni reddituali e patrimoniali e di affidabilità. Pertanto, a parte i diversi documenti richiesti dai dipendenti, non sono soggetti a discipline specifiche.

Il prestito personale per un libero professionista?

Per i lavoratori autonomi che desiderano ottenere prestiti personali, sono obbligati a fornire una serie di documenti che riflettano il loro reddito e patrimonio. Soprattutto in alcuni casi, dovrebbero fornire un certificato unico e anche documentazioni supplementari, come una copia della fattura. Inoltre, dovrebbero mostrare una copia del loro ID e codice fiscale. In base all’importo della domanda e alle condizioni di lavoro specifiche del richiedente, se sono necessari altri documenti. Ti ricordiamo che esistono formule di finanziamento molto specifiche pensate per supportare la tua attività. In questo caso, devono essere fornite informazioni dettagliate sull’intervento che una persona desidera intraprendere per giustificare le spese che una persona desidera intraprendere.

Chi desidera richiedere prestiti personali in qualità di libero professionista deve fornire anche una serie di certificati alle agenzie di credito coinvolte per comprovare la propria situazione finanziaria e reddituale. Pertanto, devono produrre un unico certificato dal quale possono guadagnare un reddito da lavoro. Per i lavoratori autonomi sono previste una serie di formule pensate per la propria attività, finalizzate alla riorganizzazione degli studi professionali o all’acquisto delle attrezzature necessarie per avviare l’industria.

I prestiti velocissimi: come richiederli ?

La categoria in questione ha diritto anche a richiedere un prestito veloce, che si caratterizza per una procedura più snella. In molti casi, l’importo verrà accreditato lo stesso giorno in cui viene presentata la domanda. Tuttavia, l’importo di questi prestiti è limitato, di solito tra i 10.000 e i 40.000 euro. Ovviamente, l’importo dovuto dipende dalla qualità della garanzia prestata e quindi dalle condizioni di lavoro del richiedente. Gli importi poi vengono stabiliti arbitrariamente dalle banche o istituti finanziari, in base alle politiche che adottano. Sebbene il periodo di rimborso sia determinato a verificarsi in periodi di tempo diversi, non supera i dieci anni. Il pagamento della rata viene effettuato una volta al mese.

Nella maggior parte dei casi, la tipologia di finanziamento in questione può essere richiesta online. Perché molte agenzie di finanziamento offrono questa possibilità nei loro portali telematici. In questi spazi è necessario compilare moduli specifici e trasmettere i documenti necessari. Ovviamente è sempre possibile recarsi direttamente presso la sede dell’istituto di credito prescelto. Tuttavia, se hai l’opportunità di eseguire il programma online, sarà meglio perché ti farà risparmiare più tempo.

Libero professionista cattivo pagatore: prestito con garante

Se la categoria interessata non può dimostrare di aver ricevuto un reddito sufficiente dal proprio lavoro o la documentazione è insufficiente, potrà fornire garanzie aggiuntive, o ancora peggio risultiamo nel database dei cattivi pagatori. Nella maggior parte di questi casi vi è la necessità di nominare un terzo garante. Quest’ultimo deve impegnarsi contrattualmente con il finanziatore a condonare il debito in caso di fallimento del beneficiario. La formula del prestito in presenza del garante non prevede la modifica della procedura. Anche perché l’intervento del garante è possibile ed eventuale, non modifica il rapporto tra debitore e creditore.

Per essere accettato nel processo di prestito a causa della presenza del garante, deve dimostrare di avere una serie di requisiti. In particolare, deve dimostrare di essere in solido rapporto contrattuale e di non avere posizioni debitorie in altri rapporti contrattuali. Non hanno svolto lo stesso ruolo in altri prestiti. Allo stesso modo, la sua credibilità patrimoniale e creditizia non può essere inaffidabile come quella del beneficiario. Pertanto, è necessario che non sia stato segnalato come cattivo pagatore o iscritto al registro dei protestati.

Alternativa al garante in caso di liberi professionisti cattivi pagatori

Se non è possibile designare un terzo garante, deve essere fornita una garanzia reale o personale. Nello specifico facciamo riferimento ai casi in cui dovessimo avere un grande patrimonio monetario o altrimenti degli immobili o beni mobili preziosi di proprietà.

Nello specifico si possono porre in essere a garanzia del debito tali beni, mediante due istituti giuridici tradizionali quali l’ipoteca e il pegno.
L’ipoteca è la garanzia sul bene immobile, il quale pone una sorta di privilegio per il creditore in caso di inadempimento del debitore, dal quale potrà soddisfare il proprio interesse creditizio mediante un’asta giudiziaria. Il pegno analogamente ma fa riferimento a beni mobili. Generalmente quest’ultimi sono gioielli oppure beni mobili registrati, come automobili, barche, moto e simili.

La valida alternativa del prestito sociale

Come ogni altro privato cittadino, anche i lavoratori autonomi o liberi professionisti possono scegliere di praticare opportunità di prestito interpersonale. Il sistema è gestito da un’apposita società e mette a disposizione una piattaforma telematica di elaborazione delle informazioni attraverso la quale è possibile soddisfare le esigenze degli istituti di credito e di chi necessita di finanziamenti. Per fornire legalmente questi servizi di intermediazione, la società di prestito sociale deve essere certificata dalla Banca d’Italia.

Le caratteristiche dei prestiti personali sono estremamente veloci. Ogni candidato è classificato in un certo modo in base alla sua affidabilità e reddito. Pertanto, maggiore è il rating, maggiore è la probabilità di ricevere un pagamento in un breve periodo di tempo. La società di intermediazione sociale coinvolta si fa garante del pagamento della rata personale, che di norma avviene mediante addebito diretto sul conto corrente del beneficiario.

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