Indice dei contenuti
- 1 Prestiti velocissimi a tasso zero: cosa sono
- 2 Prestiti a tasso zero: importanza del TAEG
- 3 Prestiti a tasso zero: costi celati o mascherati
- 4 Prestiti a tasso zero infruttiferi tra privati
- 5 Prestiti velocissimi a tasso zero: convengono veramente?
Si sente spessissimo parlare di prestiti a tasso zero oppure senza interessi, ma esistono veramente e soprattutto, sono effettivamente così convenienti come può suggerire il nome?
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Premesso che in generale, quando si andrà a chiedere un prestito, la regola aurea da seguire è sempre quella di andarci con i piedi di piombo.
Farsi ingolosire dai tanti siti di comparazione di prestiti immediati non è la cosa più saggia da fare. Il primo consiglio quindi, sarà quello di studiare bene il campo su cui si sta operando, facendosi fare molti preventivi e perché no, facendosi aiutare da professionisti del settore.
Andiamo quindi ad approfondire questi prestiti a tasso zero, con tutti vantaggi e rischi annessi.
Prestiti velocissimi a tasso zero: cosa sono
Solitamente si parla di presiti personali in cui il TAN equivale appunto a zero. Questo tasso annuo nominale altro non è che il tasso di interesse puro applicato ad un finanziamento. Questo valore farà riferimento solamente alla rata da pagare per estinguere il debito.
Quindi la prima domanda nasce spontanea. Se il TAN è zero, il prestito non ha quindi costi?
Sarebbe troppo bello se fosse veramente così ma, a ben pensarci, se questo fosse reale, banche ed istituti di credito non avrebbero alcun interesse a prestare i propri soldi che, sono a tutti gli effetti degli investimenti che fanno.
Purtroppo ad un TAN zero non equivale praticamente mai anche un TAEG zero come vedremo a breve.
Prestiti a tasso zero: importanza del TAEG
Questo valore, acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale, indica in toto tutte le spese annesse ed interconnesse di un prestito. A ben vedere è il valore che va sempre preso in considerazione per capire la reale convenienza di un prestito.
In esso infatti sono considerate tutte quelle spese quali:
- istruttoria;
- revisione finanziamento;
- apertura e chiusura della pratica;
- Spese di comunicazione (se cartacee);
- riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore;
- assicurazione o garanzia, imposte dal creditore ed intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito in caso di morte, invalidità, infermità del richiedente;
- costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo (broker o consulente), se necessaria per l’ottenimento del credito;
- spese varie ed eventuali previste da contratto connesse con l’operazione di finanziamento.
In un prestito veloce a tasso zero è proprio sul TAEG in cui la banca cercherà di recuperare i soldi investiti tramite il prestito, ma non solo come si vedrà a breve.
Prestiti a tasso zero: costi celati o mascherati
Trappola per così dire, spesso presente in questo genere di finanziamenti, sono i costi celati o mascherati.
Molte banche ad esempio, offriranno un TAEG molto basso o addirittura a zero solamente con il vincolo per il richiedente si aprire un conto corrente presso di essi.
Questo non sarebbe nulla, ma a ben vedere si potrà notare che tutte le spese di gestione del suddetto CC saranno in media, molto più alte rispetto alla media degli altri. È bene a questo punto che il richiedente si faccia bene i conti per non rischiare di incappare in un investimento che gli costerà più di altri.
Prestiti a tasso zero infruttiferi tra privati
Altra possibilità molto interessante sarà quella di tentare la strada dei prestiti infruttiferi. Questi altro non sono che prestiti tra privati in cui sia gli interessi che le spese sono effettivamente a zero.
Solitamente vengono stipulati tra:
- parenti;
- amici;
- soci di lavoro.
Bisogna però far molta attenzione ad una cosa. Soprattutto se si tratta di cifre notevoli, bisognerà sottoscrivere una scrittura privata tra le parti per due motivi:
- tutela per chi ha prestato i soldi;
- evitare problemi con l’agenzia delle entrate.
Molto importante in tal senso soprattutto il secondo punto. In assenza di scrittura privata infatti, l’agenzia delle entrate potrebbe contestare una violazione delle norme antiriclaggio, classificare il prestito come usurario oppure interpretare il prestito come fruttifero nel caso in cui sulla causale non venga indicato il contrario.
Soprattutto i primi due casi sono considerati molto gravi dalla legge quindi risulta fondamentale questa scrittura privata. Sul Web è possibile trovare moltissimi facsimile estremamente validi ed è anche fondamentale farsi sempre aiutare da un professionista del settore.
Prestiti velocissimi a tasso zero: convengono veramente?
Concludendo, è estremamente raro che questi tipi di prestiti siano effettivamente a spese zero.
Questo si realizza essenzialmente solo in due casi:
- il rivenditore si fa carico per intero delle spese della gestione della pratica;
- le spese sono già comprese nel costo del bene acquistato. In questo caso bisogna però far attenzione che il suddetto costo non sia lievitato a tal punto da non essere più conveniente.
Sono situazioni il più delle volte legate a promozioni che prevedono anche un tetto minimo di spesa per potervi accedere oppure come detto, all’apertura di un contro corrente con la banca che concederà il prestito a tasso zero.
In generale quindi non sono quasi mai convenienti perché bisogna sempre tenere presente che le banche quando intraprendono la strada dei prestiti, devono sempre trovare il proprio tornaconto.
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