Indice dei contenuti
- 1 Requisiti per ottenere un prestito
- 2 Cos'è un prestito con garante?
- 3 A chi conviene usufruire di un garante?
- 4 Fare un prestito? Meglio pensarci prima
- 5 Prestiti personali senza busta paga: principali caratteristiche
In una nota pellicola hollywoodiana, di qualche decennio fa, ad un certo punto veniva scandita una frase che a distanza di anni pare di estrema attualità: “la vita è come una continua corsa ad ostacoli di cui non si intravede mai il traguardo”. In pratica, ogni giorno veniamo posti di fronte ad ostacoli di natura economica che molto spesso paiono insormontabili, perlomeno col nostro budget limitato. Ecco che in questi casi accedere ad un prestito diventa l’unica soluzione possibile per poter affrontare tutti quegli impedimenti finanziari che periodicamente, durante il nostro percorso, ci si pongono dinnanzi. Nelle righe seguenti proveremo a spiegare i passi da seguire per accedere al credito in particolari condizioni di necessità, soprattutto quando non è possibile offrire le garanzie di base per poterlo ottenere.
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Requisiti per ottenere un prestito
Richiedere un prestito oggi, nell’epoca del world wide web, è divenuto estremamente semplice e veloce. Questo grazie all’elevata varietà di offerte presenti su internet e alle interfacce user friendly dei siti web che hanno consentito l’accesso al credito in maniera autonoma ad una platea sempre più ampia di richiedenti.
In particolare ultimamente riscuotono grande successo i cosiddetti siti di comparazione. In pratica, una volta richiamato il sito web, in maniera estremamente semplice sarà possibile confrontare fra di loro varie offerte di istituti finanziari diversi, per poi scegliere quella più conveniente. In poche parole, una volta individuata l’offerta che più si confà alle proprie esigenze, basta cliccarci sopra per ottenere dettagli maggiori, in particolare: quali documenti produrre per poter effettuare una richiesta ufficiale.
I lavoratori dipendenti, soprattutto quelli a tempo indeterminato, e i pensionati, non dovrebbero avere particolari problemi a vedersi accettata la domanda di prestito. Per questi soggetti sarà sufficiente presentare almeno le ultime buste paga o copia del cedolino pensionistico per avere accesso al credito. I problemi iniziano a sorgere invece quando non si è lavoratori stabili o comunque non si è in grado di dimostrare un reddito certo nell’immediato futuro.
Stessa situazione per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Non avendo una busta paga da esibire, saranno costretti a produrre copia delle ultime dichiarazioni dei redditi, da cui si dedurrà se si dispone dell’affidabilità economica necessaria al rimborso del credito.
Comunque anche per coloro che sono stati segnalati come “cattivi pagatori” e per coloro che non dispongono delle garanzie di base (come le categorie di cui abbiamo appena accennato), c’è comunque la possibilità di richiedere ed eventualmente ricevere un prestito: basta appoggiarsi ad un garante.
Cos’è un prestito con garante?
È un credito adatto a chi non possiede busta paga o cedolino pensionistico, sostanzialmente si rivolge a tutte quelle persone che non possono dare adeguate garanzie alla banca o alla società finanziaria.
Il principio su cui si basa è molto semplice. In pratica, poiché il richiedente non è considerato finanziariamente affidabile dal creditore, viene richiesta ad una terza persona di farsi garante coi propri mezzi economici della solvibilità del cliente. Se ipoteticamente, il debitore non dovesse più essere in grado di rimborsare la somma erogata, allora sarebbe obbligatoriamente il garante a farsi carico dell’onere dei pagamenti restanti.
Ovviamente la figura del garante dovrà possedere quei requisiti di affidabilità economica richiesti dalla banca o dall’istituto finanziario: busta paga o cedolino pensionistico, età compresa nel range indicato, non essere stato inserito nel database dei “cattivi pagatori”, ecc.
Questa soluzione consente, da una parte, ai vari istituti finanziari di aumentare notevolmente il numero di crediti erogati, dall’altra permette anche a disoccupati e lavoratori instabili un facile accesso al mercato dei prestiti. Formalmente, quindi, questo genere di prestito è richiesto da un contraente, anche se in pratica il soggetto principale è il garante che si fa carico degli avalli economici necessari all’istituto di credito.
Qualora non si riuscisse a trovare una persona disposta ad assumersi la responsabilità di assicurare il prestito, sarebbe comunque eventualmente possibile usufruire di crediti analoghi, dove a garanzia del denaro non sarà una persona ma un bene.
È questo per esempio il caso dei prestiti ipotecari. Questi prevedono che se il debitore non è più in grado di rimborsare tutta la somma, viene automaticamente acquisito dal creditore un bene (di proprietà del contraente), precedentemente indicato nel contratto , che verrà successivamente venduto all’asta. L’istituto di credito potrà in questo modo rifarsi del mancato rimborso del prestito.
A chi conviene usufruire di un garante?
Un recente studio ha dimostrato che circa il 27% dei mutui è garantito da terzi, mentre quasi la metà dei prestiti (quindi con basse somme erogate) ha bisogno di un garante o perlomeno di un cointestatario.
Ma chi sono i fruitori di tutto questo denaro a prestito?
L’identikit corrisponde chiaramente a colui che non possedendo ne busta paga, ne reddito sufficiente, è costretto a chiedere mezzi economici di altrui persone come garanzia, quindi:
- Studenti.
Spesso hanno bisogno di una cifra per pagare gli studi o mantenersi fuori città. In genere il garante, in questo caso, è uno dei genitori. - Disoccupati.
Persone che non avendo reddito certificabile hanno bisogno di una somma per piccoli acquisti o per iniziare un progetto lavorativo o imprenditoriale. - Casalinghe.
Che, nonostante il nobile lavoro svolto, non possono documentare un reddito certo. - Lavoratori autonomi.
Quelli che attraverso una dichiarazione dei redditi, possono dimostrare entrate economiche all’altezza, non avranno problemi ad ottenere prestiti anche senza garante. Per tutti gli altri invece…
Fare un prestito? Meglio pensarci prima
Un credito è un contratto e come tale implica obblighi tra le parti. Essere un garante di un prestito rappresenta delle responsabilità non da poco. È questo il motivo per cui, se non siamo sicuri di poter restituire il credito, dovremmo evitare di coinvolgere amici o parenti in ruoli che lo potrebbero inguaiare finanziariamente.
A tal proposito ci permettiamo di porre all’attenzione alcuni spunti di riflessione da valutare obbligatoriamente prima di firmare qualsiasi accordo di prestito con qualsivoglia istituto di credito.
- Occorre essere pienamente consapevoli di cosa potrebbe accadere se non riuscissimo a ripagare tutte le rate del prestito. Il nostro credit score ne risentirebbe, e porremo il garante nella difficile situazione di dover risarcire le nostre inadempienze. Non solo!
verremo segnalati come insolventi e per noi richiedere altri prestiti risulterebbe molto più complicato. Qualora dovessimo riuscirci otterremo credito sicuramente a tassi decisamente più elevati. - Se si è ipotecato un bene, occorrerà valutare attentamente le conseguenze di eventuali mancati pagamenti. Infatti in questi casi il creditore entra in possesso del bene e può decidere di rivenderlo all’asta. In alcuni casi, la vendita potrebbe non generare abbastanza denaro per risarcire il mancato pagamento. Questo è il motivo per cui potrebbe essere richiesto di continuare a effettuare pagamenti anche dopo aver effettuato la vendita.
- Riflettere a fondo sull’entità della somma da richiedere in prestito. Per decidere quanto domandare all’istituto di credito è bene verificare il proprio rapporto debito / reddito. Questo valore aiuta a capire se la somma da richiedere è eccessiva o meno. Più il coefficiente è alto, più sarà rischioso il prestito.
- Essere sicuri di aver piena consapevolezza dello scopo del prestito e dei suoi termini temporali: la data di inizio e di fine deve essere ben chiara.
- Leggere attentamente il contratto e assicurarsi di avere compreso bene tutte le implicazioni legali e finanziarie.
Prestiti personali senza busta paga: principali caratteristiche
È facile rendersi conto delle linee guida principali ricorrenti che caratterizzano le principali offerte di prestito senza busta paga. Innanzitutto i tetti massimi di capitale erogato che comunque possono variare molto in base alla finanziaria di riferimento e alle condizioni poste a garanzia: si parte da poche centinaia di euro e si arriva in alcuni casi anche a 50-60 mila euro. Diciamo che l’opzione più frequente è una cifra pari a circa la metà.
Ogni istituto creditizio poi ,in base all’importo richiesto, elaborerà un piano di rientro in un certo numero di rate, che saranno più o meno corpose a seconda del periodo in cui si intende rientrare dal debito.
Visitando i principali siti, ci si accorge subito che tutti danno la possibilità di elaborare il prestito a propria misura, attraverso un simulatore. Questo altro non è che un’interfaccia attraverso la quale l’utente può scegliere la cifra desiderata e il tempo di rimborso. Dopo aver operato la scelta, automaticamente il simulatore elaborerà l’entità delle rate mensili e i costi accessori. Così facendo, con pochi click del mouse, si arriva a scoprire praticamente tutto del prestito, ancor prima di richiederlo.
Infine altro fattore da non sottovalutare è l’età, che deve essere compresa in un intervallo indicato dalla finanziaria. Solitamente è compreso tra i 18 e i 75 anni, ma il range può variare parecchio a seconda delle garanzie offerte e dell’entità della cifra richiesta.
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