Prestiti velocissimi senza interessi: quali sono, le offerte più convenienti

Prestiti velocissimi - esempi di varia durata, offerte migliori

Indice dei contenuti

Prestiti velocissimi senza interessi, è possibile? La risposta è si ma non bisogna cadere nel tranello di pensare che siano totalmente senza spese. C’è infatti da fare una sostanziale distinzione tra prestito a tasso zero, ovvero con TAN uguale appunto a zero, e un prestito infruttifero.

Soprattutto se si vuole usufruire di questa seconda opportunità è bene continuare a leggere perché esistono dei rischi legali anche decisamente gravi.

Differenza tra prestito senza interessi e prestito infruttifero

Come detto, l’interesse a tasso zero, presentando un TAN uguale a zero, non farà maturare interessi da dover restituire all’istituto di credito che l’ha erogato.

In questi casi però bisognerà far bene attenzione al TAEG, ovvero quel valore che indica tutte le spese vere e proprie del finanziamento, ovvero:

  • le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate;
  • il costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo per l’ottenimento del credito;
  • le commissioni;
  • le imposte;
  • i costi relativi a servizi accessori connessi che siano obbligatori e di cui il finanziatore sia a conoscenza;
  • i costi legati a operazioni di pagamento e i costi di gestione del conto sulle quali queste ultime vengono scritturate.

Viene da se quindi che l’aggettivo “a tasso zero” non vuol dire gratis.

Un prestito infruttifero invece è una tipologia di finanziamento che avviene tra privati ad esempio:

  • amici;
  • parenti;
  • soci di lavoro.

Tale prestito non prevede la presenza di interessi. La restituzione potrà  avvenire in un’unica soluzione o attraverso rate (mensili, bimestrali o semestrali). I soldi che verranno restituiti saranno solo ed esclusivamente quelli prestati. Ergo, la somma che viene restituita è esattamente identica alla somma che è stata prestata.

Qui c’è da fare un’altra distinzione. Il prestito infruttifero difatti, a differenza delle donazioni, prevede sempre la restituzione del denaro. Bisogna fare comunque attenzione perché esistono regole ben precise per questo tipo di prestito per non incorrere in guai con la guardia di finanza.

Prestiti tra privati a tasso zero: scrittura privata

Come detto per questo tipo di prestiti bisognerà fare in modo che l’agenzia delle entrate non faccia problemi, come ad esempio chiedere il perché di questo movimento di denaro.

Per farlo basterà una semplice scrittura privata che, oltretutto, tutelerà chi ha prestato i soldi da eventuali insolvenze.

Sul web è possibile trovare molti esempi di scritture privare da utilizzare come Facsimile.

Per rendersi bene conto a cosa si andrebbe incontro, l’Agenzia delle Entrate potrebbe contestare pertanto quanto segue se dovesse mancare una scrittura privata:

  • violazione delle norme antiriclaggio;
  • classificazione del prestito come usurario;
  • interpretazione del prestito come fruttifero nel caso in cui sulla causale non indichi espressamente il contrario.

Da notare che, soprattutto nei primi due casi, i rischi sono veramente notevoli.

Prestiti veloci a tasso zero: di cosa si tratta

Tornando all’argomento principale. quando si parla di finanziamenti a tasso zero, quasi sempre il valore del TAN (Tasso Annuo Nominale) sarà quello di riferimento.

In parole povere significa che il richiedente del prestito non dovrà pagare alcun interesse aggiuntivo alla somma erogata nel corso del piano di ammortamento.

Esiste però un ma come visto e cioè il valore del TAEG, che indica tutte quelle voci citate pocanzi

In pratica nei prestiti a tasso zero il TAEG non è comunque mai a zero. Tutte queste spese, nella maggior parte dei casi, sono interamente a carico del richiedente.

Questo tipo di prestito può nascondere delle trappole. È difatti possibile che complessivamente un bene acquistato con questa formula, in situazioni differenti, sarebbe costato meno. Quindi è bene fare molta attenzione a questo tipo di finanziamenti, perché i prestiti personali senza interessi non sono mai davvero completamente gratis. In ogni caso la convenienza sarà sa valutare caso per caso.

Prestiti velocissimi con TAEG zero: esistono?

Invero, questa è una possibilità più unica che rara. In effetti se ci si pensa questa è una soluzione che non conviene per nulla a banche ed istituti di credito. Questo però potrebbe avvenire in due casi:

  • il rivenditore si assume per intero il costo della gestione della pratica;
  • Il rivenditore ha assorbito da subito nel prezzo del bene acquistato.

In linea di massima però queste due situazioni sono sempre collegate a promozioni che prevedono spesso un tetto minimo di spesa per potervi accedere.

Su questo punto bisogna fare molta attenzione.

il TAEG infatti in molto casi non solo non viene reso zero, ma nasconde anche i cosiddetti costi mascherati che possono essere l’obbligo per il richiedente ad aprire un conto presso l’istituto di credito che eroga il prestito che ovviamente, avrà un suo un costo, solitamente a carico del beneficiario del prestito.

Questo genere di conti spesso prevedono anche delle condizioni con spese di gestione decisamente più elevate rispetto alla media di un normale  CC. Tutto questo ovviamente per permettere alla banca di ammortizzare il mancato guadagno dovuto appunto, al tasso zero.

Per utilizzare una frase fatta ma vera, a questo mondo nessuno ti regala mai nulla. Chi eroga un finanziamento deve sempre avere infatti, un tornaconto personale, altrimenti non avrebbe senso.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO: Offerta non relativa alle eventuali finanziarie e/o banche citate nell'articolo ma trattasi di affiliazione pubblicitaria