Prestiti velocissimi per dipendenti privati: come fare per ottenerli, richiesta, fasi

Prestiti velocissimi come calcolare la rata

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Ottenere prestiti velocissimi per dipendenti privati è molto semplice e, con questa guida, speriamo lo sarà ancora di più.

Ecco quindi come fare per non perdersi nel dedalo di offerte presenti, soprattutto sul Web.

Prestiti velocissimi per dipendenti privati: il preventivo

Le strade da intraprendere per ottenere un preventivo veloce sono essenzialmente tre:

  • siti di comparazione online;
  • recarsi in filiale;
  • appoggiarsi ad un consulente oppure un broker.

Come vedremo tutte queste soluzioni avranno vantaggi e relativi svantaggi. In ogni caso l’utilizzo di una di esse non esclude le altre due.

Preventivi per prestiti veloci: siti di comparazione

Questa indubbiamente è la soluzione più semplice anche se nasconde alcune insidie. Una regola fondamentale da seguire (anche negli altri due casi) sarà quella di non fermarsi ad un unico sito e fare molte ricerche per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Su questi siti l’offerta è veramente ampia e la modalità di richiesta è veramente semplice. Basterà infatti inserire pochi dati ed il gioco è fatto.

La maggior part dei form richiederà:

  • finalità del prestito;
  • importo del prestito;
  • impiego del richiedente;
  • Possesso di un conto corrente;
  • disguidi finanziari passati;
  • nome, cognome, comune di residenza;
  • telefono;
  • indirizzo email per eventuali comunicazioni.

A questo punto cliccando semplicemente su “confronta prestiti” il gioco è fatto.

Bisogna però fare attenzione. Con questo metodo si avrà semplicemente un quadro generale della situazione. Quando si individueranno i prestiti veloci più convenienti, meglio indagare più a fondo per non incorrere in eventuali costi nascosti.

Per questo esiste un valore di fondamentale importanza che andremo a spiegare più sotto: il TAEG.

Richiesta preventivo prestito in filiale

Altra soluzione che invero, darà risultati immediatamente più precisi, sarà quella di recarsi presso la filiale dell’istituto di credito.

Per legge la filiale dovrà proporre più di un preventivo al richiedente in modo che possa scegliere quello che più di avvicina alle proprie esigenze.

Anche in questo caso, non limitarsi a visitare un solo istituto di credito ma effettuare una ricerca capillare, perché le offerte sono veramente molte e soprattutto, tendono a cambiare molto velocemente nel tempo.

Preventivo prestito velocissimo: i broker

Figure fondamentali queste, soprattutto per chi è totalmente a digiuno in materia finanziaria.

Il broker è un professionista che fungerà da intermediario tra la banca e il richiedente del prestito.

Per quel che riguarda prestiti di piccola entità in realtà forse meglio battere altre strade. Farsi aiutare da una figura del genere può essere utile per la richiesta di cifre che superino i 10000 euro.

La parcella del broker solitamente è in percentuale sulla cifra richiesta e, in linea di massima per questo genere di prestiti non dovrebbe superare il 3 %. Il suo pagamento solitamente sale a seconda della difficoltà della pratica, ad esempio se il richiedente dovesse essere un cattivo pagatore.

Prestiti veloci per dipendenti privati: cessione del quinto

Soluzione a nostro modo di vedere ideale per questa categoria. La cessione del quinto, da quel che fa capire il nome, si tratta di un tipo di prestito che prevede una trattenuta direttamente in busta paga si appunto, il 20 % dello stipendio mensile.

Il datore di lavoro per legge è obbligato ad accettare questo tipo di finanziamento, versando direttamente all’ente erogante la cifra mensilmente.

Questo tipo di prestito come detto, risulta molto vantaggioso perché sarà sempre sostenibile da parte del richiedente, basandosi direttamente sulla sua busta paga.

Prestiti velocissimi per dipendenti privati se cattivi pagatori

Se per qualche motivo il richiedente del prestito sicura un cattivo pagatore, non bisogna abbandonare tutte le speranze.

Ricordiamo che un cattivo pagatore viene etichettato come tale se per qualche motivo, non ha pagato in tempo le rate di un precedente finanziamento.

Esistono per fortuna soluzioni che vengono incontro a questi soggetti e una delle più usate per far fronte a spese urgenti e improvvise è quella fare richiesta di piccoli prestiti veloci per cattivi pagatori.

Ovviamente l’importo cambierà da situazione a situazione (ogni istituto di credito ha i proprio limiti) e i tassi di interesse solitamente, risultano superiori rispetto a quelli applicati ad altri piccoli prestiti per lavoratori privati.

I cattivi pagatori inoltre per avere semaforo verde,  dovranno presentare delle garanzie più granitiche rispetto a richiedenti che risultano totalmente in regola. Ad esempio un reddito fisso mensile o una pensione sono due ottime garanzie da presentare alla banca.

Anche in questo caso la soluzione principe è quella della cessione del quinto.

Prestiti veloci per dipendenti privati: importanza del TAEG

Come accennato, ecco il punto su cui far veramente attenzione.

Quando si parla di prestiti si sente sempre parlare di due sigle:

  • TAN;
  • TAEG.

Il primo, molto importante ma non indicativo sui costi del prestito, sarebbe il Tasso annuo nominale. Questo è riferito solamente alle singole rate infatti e non al costo complessivo del prestito.

Anni fa alcuni istituti di credito con pochi scrupoli, facevano ingolosire i clienti con TAN molto convenienti, per poi rientrare delle spese con i cosiddetti costi nascosti ovvero, tutti quelli annessi alle pratiche del prestito.

Il TAEG è stato istituito proprio a tutela del cliente che ora ha un valore di riferimento che contiene ogni singola spesa e con cui può rapidamente confrontare le offerte, scovando quella più conveniente.

Quali spese sono comprese nel TAEG

Concludiamo sempre parlando del TAEG che è indubbiamente la cosa più importante da tenere d’occhio.

Ecco qui di seguito tutte le spese che sono incorporare in questo valore:

  • spese di istruttoria;
  • revisione finanziamento;
  • tutte le spese di apertura e chiusura della pratica;
  • spese di comunicazione (se cartacee ma ormai son quasi tutte via PEC);
  • riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore;
  • assicurazioni varie o garanzia, imposte dall’istituto di credito per tutelarsi in caso di morte, invalidità, infermità del richiedente;
  • spese dell’attività di mediazione svolta da un terzo (broker o consulente), se necessaria per l’ottenimento del credito;
  • spese previste da contratto connesse con l’operazione di finanziamento.

Ecco perché questo valore risulta così importante ed è esattamente la cartina tornasole per evitare di scoprire, troppo tardi, si non aver scelto la soluzione più sostenibile per le proprie finanze.

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